venerdì 23 dicembre 2011

Circo: elefanti a catena nel tendone dell'American Circus ad Alessandria, gestore denunciato per maltrattamenti, su segnalazione LAV-LAC


Il gestore dell’American Circus, L.M., è stato denunciato per maltrattamento di animali e detenzione incompatibile con la propria natura, ai sensi degli Art. 544 – ter e Art. 727 del Codice Penale, per aver tenuto cinque elefanti legati con corte catene che, legando due zampe per ogni animale, impedivano loro la quasi totalità dei movimenti.
La denuncia è scattata in seguito ai controlli effettuati dalla Polizia di Stato nei giorni scorsi presso le strutture del circo attendato ad Alessandria, in seguito alla segnalazione delle Guardie Zoofile della LAC e del Settore Circhi della LAV, che avevano eseguito un’ispezione presso l’American Circus. Gli elefanti, stando alle testimonianze, rimanevano legati per tutta la notte.
E probabilmente anche per altro tempo, considerando che la presenza di quelle stesse catene era già stata rilevata nel corso di una precedente ispezione congiunta delle Guardie Zoofile con il Servizio Veterinario Asl AL che aveva immediatamente provveduto a prescriverne la rimozione e a limitarne l'utilizzo. Le linee guida della Commissione Scientifica CITES del Ministero dell’Ambiente, infatti, stabiliscono il divieto di utilizzo delle catene se non per brevi periodi e per particolari e limitate operazioni.
Sono moltissimi i casi simili portati alla luce negli ultimi anni solamente grazie all’intervento di Media ed Associazioni – dichiara Nadia Masutti, Responsabile LAV per il Settore Esotici, Circhi e Zoo Per questo motivo chiediamo con forza ai neoministri dell’Ambiente, delle Politiche Agricole e dei Beni Culturali di disporre accurate indagini presso i circhi con animali. Indagini necessarie e da troppo tempo rimandate”.
La detenzione semi-permanente a catena è, infatti, una pratica ancora diffusissima nei circhi, come dimostrato da un recente servizio di Striscia la notizia (http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoextra.shtml?14273), nel quale Edoardo Stoppa mostra gli elefanti del Circo Darix Togni, attendato nel Comune di Milano. Anche qui gli animali sono legati a catene cortissime, e ripetono incessantemente i movimenti altalenanti della testa, che rappresentano un chiaro sintomo di stress e sofferenza.
Intervistato dall’inviato del tg satirico, Corrado Togni sembra cadere dalle nuvole nell’apprendere dell’esistenza delle Linee Guida della Commissione Scientifica CITES che fissano criteri nella gestione degli animali nei circhi, in vigore già dal 2000 – aggiunge Nadia Masutti – e ne chiede incredibilmente copia a Stoppa!”.
In una recente intervista pubblicata sul sito dell’Ente Circhi, Flavio Togni dichiara “Siamo ormai di fronte a persone indottrinate a pensare che nel circo gli animali vengano torturati e trattati male.” E Antonio Buccioni, presidente Ente Nazionale Circhi considera le denunce degli animalisti il “solito disco rotto frutto di pregiudizi, luoghi comuni e parecchia ignoranza in materia”. Ma i video non possono essere indottrinati, né le foto essere prevenute: entrambi mostrano solo una realtà sempre più occultata ma non per questo meno vera.
La realtà è questa” dice Dario Togni indicando gli elefanti costretti ad una semi-immobilità dalle catena. E questa volta dice la verità: “se Dario Togni ammette candidamente di aver sempre detenuto gli elefanti a catena – conclude Nadia Masutti – ci chiediamo perché questo comportamento non sia mai stato rilevato e denunciato prima dagli organi competenti per i controlli”.
Fonte: Ufficio Stampa LAV

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