martedì 19 settembre 2017

SI RIAPRE LA PARTITA DELLA COSTITUZIONALITA’ DELL’ITALICUM

IERI CON IL TRIBUNALE DELL’AQUILA PARTE
LA NUOVA TORNATA DI RICORSI. I PROSSIMI LECCE, MESSINA E VENEZIA.
BESOSTRI ANTITALIKUM “LE LEGGI VANNO ARMONIZZATE
COME DICE LA CONSULTA E COME AUSPICATO
DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA”

Comunicato stampa
Martedì 19 settembre 2017
“Se ci si vuole muovere nell’alveo della Costituzione è impossibile tornare alle urne con le sentenze della Corte Costituzionale, intervenendo con un decreto legge per armonizzare Consultellum al Senato e l’Italicum alla Camera” - dichiara l’Avv. Felice Besostri Coordinatore degli Avvocati Antitalikum.

Spiega il giurista che l’art. 72 c. 4 Cost. non lascia dubbi “La procedura normale di esame e di approvazione diretta da parte della Camera è sempre adottata per i disegni di legge in materia costituzionale ed elettorale e per quelli di delegazione legislativa, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali, di approvazione di bilanci e consuntivi.”

Prosegue Besostri “Con la conversione di decreti legge o con la fiducia si instaura un procedimento speciale e pertanto non costituzionale”.
“Per armonizzare ci sono solo tre strade, la principale è che ci pensi il legislatore trovando un'intesa alla Camera e in Senato, anche se è sotto gli occhi di tutta la difficoltà del varo di una nuova legge elettorale” dice il giurista “Per questo gli Avvocati Antitalikum insistono perché i 10 Tribunali investiti di una decisione entro  il 30 novembre, facciamo ordinanza di rimessione alla Consulta  almeno su soglie d’accesso del Senato, su premio di maggioranza e sulle preferenze, singole  al Senato e doppie di genere alla Camera”.

Continua Besostri “Questi sono i punti nevralgici che possono garantire una Legge elettorale che dia reale rappresentanza democratica al Paese e ai cittadini. Le leggi vanno armonizzate come auspicato anche dal Presidente della Repubblica Mattarella”.

Nella giornata di Ieri si è discusso dinanzi al Tribunale di L’Aquila il ricorso(*) presentato dall’avvocato Antitalikum Michele Pezone -rappresentando insieme esponenti di MDP, Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista e M5S- per ottenere una nuova pronuncia di incostituzionalità dell’Italicum.


L'obiettivo è quello di rendere nulla all'origine la legge sull' Italicum e di avere una legge elettorale che consenta la formazione di gruppi parlamentari omogenei tra Camera e Senato “Il ricorso dell'Aquila è il primo della nuova tornata dei ricorsi degli avvocati Antitalikum - ha concluso Besostri - i prossimi sono Lecce il 21 settembre e il 29 dello stesso mese dinanzi ai Tribunali di Messina e Venezia".

Nota (*)
I motivi che sono stati sottoposti all’attenzione del Giudice di L'Aquila sono due, e cioè la violazione del "principio di normalità" nell'iter di formazione della legge che ha condotto all'Italicum (visto che è stato utilizzato il c.d. 'canguro' con maxiemendamento e voto di fiducia) e la disomogeneità delle due leggi elettorali attualmente vigenti per i due rami del Parlamento.

Tali questioni erano già state sollevate nell’originario ricorso davanti al Tribunale di L’Aquila e non sono state rimesse alla valutazione della Corte Costituzionale da parte dei cinque Tribunali (Messina, Torino, Perugia, Trieste e Genova) che lo scorso anno avevano sollevato varie questioni di illegittimità dell’Italicum, per cui possono ancora essere oggetto di un’ordinanza di rimessione innanzi alla Consulta da parte del Tribunale di L’Aquila.


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