venerdì 13 maggio 2011

Pensieri di fine campagna elettorale




Non ci posso credere che solo un mese fa è partita la nostra campagna elettorale.
E’ stato un mese fantastico, ed io vorrei ringraziare tutte le persone che hanno speso il loro tempo e le loro energie per lavorare assieme a me.
Vorrei ringraziare innanzi tutto i ragazzi che hanno lavorato giorno e notte, ed è proprio il caso di dire così, facendo i lavori più pesanti di attacchinaggio dei manifesti e di volantinaggio. Grazie di cuore!
Vorrei ringraziare coloro che hanno creduto nella forza della mia candidatura, i miei amici di sempre e quelli che ho scoperto durante questo mese.
E’ stato facile stabilire a pelle con tutti un legame di simpatia, perché ci accomunano non interessi economici, ma solo le idee, con la loro forza pervasiva.
Ed è proprio quando si vedono persone provenienti da esperienze diverse che si mettono insieme, investendo tempo, energie, e anche soldi, perché credono ad un sogno, che si accorge di quanto sia entusiasmante condividere un progetto.
Durante questi giorni ho constatato con mano che la politica, se viene fatta come la facciamo noi, in modo semplice e sincero, è una esperienza difficile ma al tempo stesso meravigliosa.
Questa campagna elettorale è stata l’occasione giusta per avvicinare le persone ad un modo diverso di fare politica. Siamo andati in giro per le strade e per i mercati, a piedi e con le biciclette, a raccontare ai cittadini la nostra visione di Francavilla. Quella che abbiamo sempre avuto. Perché la gente ormai ci conosce, sa che siamo gli unici che nel corso di questi anni hanno preso posizioni nette sui progetti scellerati che hanno avuto grande impatto per la nostra cittadina.
Io sono certo che molti francavillesi sono stanchi di essere spettatori passivi del degrado che ci ha colpito sempre di più, e molti di loro infatti mi hanno fermato per strada, mi hanno telefonato a casa, trovando il mio numero sull’elenco telefonico, per dirmi: “io voterò per te”.
Vorrei ringraziare tutte queste persone, specialmente le signore anziane che al mercato mi guardavano bene negli occhi, per scrutare la mia sincerità e memorizzare il mio viso.
Ringrazio i miei genitori, che ho consultato quando mi hanno offerto questa candidatura, e che mi hanno incoraggiato ad accettarla. Perché io mi sono preso anche il lusso di pensarci su per un giorno, mentre altri sono andati a bussare a tutte le porte per poter essere candidati, o si sono costruiti le liste attorno alla loro persona.
Ringrazio mio fratello Fabio, che mi ha accompagnato a fare un “porta a porta” sotto la pioggia, e mia moglie Lèia, che tante notti è andata a dormire da sola, perché io stavo nel comitato a organizzare con gli altri le cose da fare nella giornata successiva.
Vorrei ringraziare persino i miei avversari, che in tante occasioni si sono complimentati con me, riconoscendomi le doti della competenza e della coerenza.
A maggior ragione desidero ringraziare i candidati al consiglio comunale della mia lista, che la stampa ha definito “rosa”, per le tante donne, sette, che la compongono.
I nostri mezzi economici sono stati molti modesti: una piccola autotassazione e una sola cena di autofinanziamento, con cui abbiamo provveduto a far fronte a tutte le spese della campagna elettorale. Ho invitato i miei avversati a rendere pubblico il bilancio di queste spese. Io l’ho pubblicato sul mio blog. A proposito: grazie a tutti gli amici che ci hanno sostenuto con le loro donazioni!
In compenso, le nostre idee sono solide, e ciò che conta è questo. Vincere per finta non ci piace. Bisogna avere delle idee da offrire agli elettori, non solo un avversario da sconfiggere. Altrimenti si ripetono gli errori del passato, si ragiona solo nella logica di vincere le elezioni, per poi vedere come sopravvivere. La gente non vuole più questo, è stanca.
Negli incontri televisivi non ho fatto altro che proporre idee concrete. Nessuno dei miei avversari ha dato indicazioni tanto precise quanto le mie su cosa voglio fare per Francavilla, dal completamento del porto con un ridimensionamento secondo i principi della sostenibilità ambientale, mediante l’utilizzo di pontoni galleggianti, fino alla introduzione di una zona ad “edificazione zero” dalla ferrovia alla spiaggia, con realizzazione dei parchi nelle zone rimaste non predate dall’edilizia speculativa, come l’area accanto alla piscina comunale.
Sono sicuro di essere in grado di trasformare Francavilla in una città in cui si lavora guardando ai bisogni delle prossime generazioni, e non solo agli attuali interessi di alcune categorie di persone.
Mi sono distinto dal coro, perché non ho sparlato di nessuno, pur avendo gli argomenti per poterlo fare. Perché ritengo che Francavilla non sia solo un insieme di problemi, ma anche un insieme di possibilità e opportunità da saper cogliere.
I Francavillesi ed i turisti desiderano semplicemente una città a misura d’uomo, per cui dobbiamo abbandonare la logica delle grandi opere che non servono alla collettività, e valorizzare le incredibili risorse di bellezza di cui disponiamo, dal mare alla collina, passando per il Parco Turchi, per la zona archeologica del Parco Villanesi, per la Villa Comunale.
Con il vostro consenso, saprò mettere in atto quella rivoluzione del buon senso che occorre per tornare a scrivere delle belle pagine nella vita di questa città.
Grazie a tutti, di cuore.

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